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lunedì 7 aprile 2014

Botte di fortuna! L'attrazione dei soldi e del potere!

In genere non amo molto le commedie americane, perché le trovo un po' cretinette, e perché mi sembra quasi che vogliano cercare di far ridere a tutti i costi.
Infatti, ho inziato a vedere anche questa - Botte di fortuna  - con una certa sfiducia, seppure moderata da un pizzico di interesse suscitato dalla lettura della trama.

E sottolineo subito il fatto che per i primi 20 minuti ho avuto la tentazione di chiudere la tv.
Ma poi, pian piano, ho cambiato idea. E spiego subito il perché.


Intanto, non c'è la ricerca della battuta ad ogni costo. Il film fa ridere, e fa ridere sul serio. Non moltissimo, e non sempre, ma fa ridere. E grazie ad uno dei metodi più vecchi del mondo: le disavventure dei personaggi. Disavventure però, che si cercano da soli, e che cercano a tutti i costi.
La storia è quella di due giovani sposi, sfortunati ma allegri, a cui capita una botta di fortuna: una lampada magica da cui non esce il classico genio, ma dei soldi.
Soldi veri. A patto però, che i padroni della lampada si sottopongano a delle sofferenze. Più alta è la sofferenza, più abbondanti sono i soldi!

Garantisco che tutta la prima parte del film fa ridere, anche se lascia un sottile velo di malinconia. Possibile che per fare soldi si debba sempre e solo soffrire? Neanche i film ci fanno sognare più!

Vabbè! Però è la seconda parte quella più interessante ed istruttiva. Quella in cui i due protagonisti si accorgono che c'è un altro metodo per far funzionare la lampada. Purtroppo, se lo svelo qui, rischio di annullare l'effetto sorpresa. Ma posso dire che il senso del film è chiarissimo: non riguarda il vecchio ed obosoleto detto (che io non condivido per niente!) che i soldi non fanno la felicità. 
Ma riguarda piuttosto un altro concetto, che possiamo aver verificato mille volte studiando la storia, e che qui appare in maniera "plastica" e quindi risulta più pregnante!
Il concetto è: quanto può essere forte ed irresistibile l'attrazione dei soldi, e con essi del potere.
Se fosse vera, la storia del film, potrebbe spiegare i comportamenti folli di un Hitler, di un Pol Pot, di uno Stalin, e di tutti i peggiori personaggi della storia umana.
In reltà, il film li spiega lo stesso, ma in modo metaforico.

Garantisco che vedere questo film vale la pena!
Al limite, se non si vuole riflettere, saranno due ore perse a sorridere un po'!

Saluti.
Alla prossima.




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